NEWS | Continua la contesa europea per l’accesso ai dati del veicolo

Accesso ai dati OBD

Il tema dell’accesso ai dati del veicolo continua a essere al centro di una contesa europea. Da un parte ACEA con CLEPA spingono sul progetto “Extended Vehicle”, dall’altra gli indipendenti temono che questa soluzione sia il preludio di un monopolio dei costruttori nell’aftermarket. EGEA si è quindi messa alla testa di una coalizione di associazioni europee impegnate nel difendere la libera concorrenza

Fonte: autopromotec

 

Diagnosi tabletNel corso di una conferenza organizzata il 1 dicembre 2016 da ACEA (Associazione Europea dei Costruttori di Automobili) e CLEPA (Associazione dei fornitori di parti di primo livello), presenti alcuni membri della UE, ACEA ha presentato la proposta del cosiddetto “Extended Vehicle” o “Veicolo Esteso”. La proposta, sottoscritta in Germania con importanti produttori di componenti, prevede di incanalare tutte le comunicazioni e i dati attraverso server di proprietà del costruttore del veicolo a garanzia di aggiornabilità, accessibilità, sicurezza dei dati e tutela della privacy; la conseguenza di una tale soluzione potrebbe però essere il rischio di limitare, se non chiudere, qualsiasi linea di collegamento diretto al veicolo, quale l’interfaccia OBD.
La posizione di ACEA trova inevitabilmente un coro di oppositori, rappresentanti per lo più tutti gli operatori del settore indipendente tra cui i ricambisti, le autofficine, gli assicuratori e, non ultima, EGEA (Associazione Europea delle Apparecchiature per Autofficina) tutti reclamanti la possibilità di accedere liberamente ai dati per offrire in maniera concorrenziale i propri servizi a vantaggio degli utenti. Nella proposta di ACEA si intravede, secondo EGEA e gli altri, il rischio di un possibile monopolio dei costruttori di auto nel mercato. ACEA sottolinea la necessità di tutela della privacy, ma le stesse ragioni della sua proposta possono facilmente indicare altre soluzioni altrettanto se non più efficaci, ma non sotto il controllo dei costruttori. Un esempio è la piattaforma interoperabile standardizzata, promossa da AFCAR e anch’essa allo studio della Commissione Europea.
La situazione a questo punto è preoccupante: per fronteggiare il pericolo che incombe su tutto il settore, EGEA ha prontamente stretto una coalizione di associazioni della quale fanno parte ADPA (Associazione dei Pubblicisti di Dati), CECRA (Consiglio Europeo del Commercio e Riparazione), FIA (Federazione internazionale dell’automobile), FIGIEFA (Distributori indipendenti dell’Automotive Aftermarket), Insurance Europe (Federazione europea assicurazione e riassicurazione) e Leaseurope (Federazione europea delle Associazioni Compagnie di Leasing). L’alleanza sposa ovviamente la soluzione AFCAR della piattaforma interoperabile e standardizzata della quale è dimostrata la praticabilità e la funzionalità, e si prepara ad affrontare una battaglia che sarà sicuramente difficile.