NEWS | Alimentazioni alternative in Europa nel 2018: immatricolate 917.759 auto

Sono più di 917.000 le autovetture ad alimentazione alternativa vendute nei primi nove mesi del 2018 (+31%), di cui 196.000 in Italia che è tra i paesi con la quota di auto ecofriendly più alta sul proprio mercato. Ecco tutti gli ultimi aggiornamenti, grazie all’approfondimento realizzato dall’Area Studi e Statistiche ANFIA.

BiometanoSe nel 2017 erano 953.355 (+39% sul 2016), nei primi nove mesi del 2018 le nuove immatricolazioni di autovetture ad alimentazioni alternativa sono circa 918.000 (917.759), in crescita tendenziale del 31,5% (Fonte: ACEA).
Il mercato è così composto: 273.702 auto elettriche, di cui 132.944 a batteria (incluso fuel cell) e 140.758 ibride plug-in (incluso extended range), 459.825 ibride (mild&full) e 184.232 auto a gas (gas naturale, GPL, E85).

Nell’UE15 la crescita del mercato delle auto ad alimentazione alternativa è del 34%. Con oltre 788.000 immatricolazioni, l’area rappresenta l’86% del mercato europeo delle auto ecofriendly.

Nell’area dei nuovi Paesi membri la crescita del mercato ad alimentazione alternativa è del 31%. Con 49.000 nuove registrazioni, l’area rappresenta appena il 5% del mercato.
Nell’area EFTA il mercato delle auto ecofriendly aumenta del 12%. Con 80.000 nuove registrazioni, l’area rappresenta il 9% del mercato (era il 10% un anno fa).
Complessivamente la quota delle auto “ecofriendly” nell’UE/EFTA è pari al 7,5% del mercato complessivo.
 

I primi 10 mercati

Nel periodo gennaio/settembre 2018 al primo posto tra i primi 10 mercati ad alimentazione alternativa in UE/EFTA c’è l’Italia che stacca nettamente i paesi che seguono, grazie alle vendite di auto a gas. I primi cinque mercati a trazione alternativa dell’UE-EFTA, che rappresentano il 68% del mercato dell’auto ecofriendly, sono: Italia (21,4% del mercato UE/EFTA), Germania (14,8%), UK (12,5%), Francia (10,8%) e Spagna (8,6%).

Confermato il secondo posto del mercato tedesco, che aveva sorpassato quello inglese e quello francese, già nel 2° semestre 2018.
 

1 auto ogni 45 immatricolate è elettrica

La quota delle vetture elettriche (ECV) sul mercato totale delle autovetture ad alimentazione alternativa in UE/EFTA è passata dal 29% di gennaio-settembre 2017 al 29,8% di gennaio-settembre 2018, con un incremento dei volumi del 35,4%. Il segmento delle auto BEV ha una quota del 14,5% del mercato europeo ad alimentazione alternativa e quello delle ibride plug-in (PHEV) del 15,3%.

In UE/EFTA, a gennaio-settembre, 1 auto ogni 45 immatricolate è elettrica (ECV), valore che sale a 1 auto ogni 55 immatricolate se si esclude l’EFTA. Per quanto riguarda le aree UE15 e UE Nuovi Membri, il rapporto è rispettivamente di auto ECV ogni 51 e ogni 225 immatricolate, mentre per l’area EFTA il rapporto è di 1 vettura ECV su 6 immatricolate.
Secondo questo rapporto, il paese leader per quanto riguarda le vendite di auto elettriche è la Norvegia (1 auto ogni 2,1 immatricolate sul mercato totale nazionale), seguita dalla Svezia (1:14), Paesi Bassi (1:21), Finlandia (1:22).). A fondo classifica si trovano Polonia (1:421) e Grecia (1:363).

Il totale di auto ibride (HEV, ossia mild-full hybrid) immatricolate nei primi 9 mesi del 2018 rappresenta la metà delle auto ad alimentazione alternativa (50,1%), con una variazione positiva del 34%, mentre il mercato delle auto a gas cresce del 20%, con una quota del 20,1%, pari a 1,9 punti in meno rispetto alla quota realizzata un anno fa.
 

Stato che vai… alimentazione che trovi

In generale, Norvegia, Finlandia, Svezia e Italia sono, tra i paesi europei, quelli che a gennaio-settembre 2018 hanno il mercato ad alimentazione alternativa che pesa di più rispetto al proprio mercato totale (tutte le alimentazioni): in Norvegia la quota delle autovetture ad alimentazione alternativa ha superato la metà del mercato (58,2% di quota), in Finlandia è il 15,5% del mercato, seguono Svezia con il 14% di quota, Italia, con una quota di alternative sul totale del mercato del 13,2%, poi Paesi Bassi con il 9,9%, Lituania con il 8% e Spagna con il 7,6%. Gli altri major markets europei, Germania, Francia e UK, hanno quote di auto ad alimentazione alternativa sul proprio mercato rispettivamente del 5,1%, 6% e 6%.

I paesi citati presentano differenze notevoli tra i tipi di alimentazione alternativa che caratterizzano il proprio mercato: per la Norvegia si tratta soprattutto di auto elettriche (l’80% delle auto ad alimentazione alternativa), per la Finlandia di auto ibride tradizionali (63%) ed elettriche (30%), per l’Italia di auto a gas (66%) e ibride tradizionali (31%), per la Svezia di auto elettriche (51%) e ibride tradizionali (40%), per i Paesi Bassi di auto elettriche (48,5%) ed ibride tradizionali (46,5%), per la Spagna e la Lituania di auto ibride tradizionali (rispettivamente 72% e 96%).

In particolare, nel nostro paese il mercato delle auto ecofriendly supera le 196.000 unità (+14%), con una crescita nel 3° trimestre del 13%, dopo quelle del 21% nel 2° trimestre e del 9% del 1° trimestre. Il 65,6% del mercato è costituito da auto a gas, il 30,8% da auto ibride tradizionali e il 3,7% da auto ricaricabili (puro elettrico e plug-in). Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano il 13,2% del mercato. Le auto a gas hanno anche una penetrazione nel parco circolante molto significativa: a fine 2017 rappresentano l’8,4% di tutte le registrazioni e le auto con altre alimentazioni alternative sono appena lo 0,5% del parco.
 

Auto elettriche 2018: 273.000 nuove immatricolazioni

A gennaio-settembre 2018 sono state immatricolate oltre 273.000 nuove auto elettriche o a bassissime emissioni, +35% su gennaio-settembre 2017, così ripartite: 132.944 auto puro elettrico (+37%) e 140.758 ibride plug-in (+34%).

Il Paese leader del mercato ECV è la Norvegia: 52.038 nuove registrazioni nei primi 9 mesi 2018, il 19% del mercato europeo ECV, grazie ad una crescita dei volumi venduti del 21%. Nel mese di settembre, per la prima volta, quasi la metà delle vetture vendute è elettrica. Un volume così grande di auto elettriche, ha prodotto emissioni medie di CO2 delle nuove auto vendute di appena 55 g/km (-16 g/km su settembre 2017), il livello più basso mai misurato. Una spiegazione del nuovo record emissivo è, tra le altre cose, da trovare nella transizione verso il nuovo e più severo metodo di misurazione del consumo e delle emissioni, WLTP. Il nuovo metodo di misurazione determina emissioni di CO2 più alte e pertanto comporta un aumento delle tasse sulla maggior parte delle autovetture dotate di motori a combustione interna, compresi gli ibridi ricaricabili (+3 g/km per le auto a benzina e ibride a benzina, +4 g/km per auto diesel e ibride diesel a settembre 2018).

Seguono la Germania, con 50.245 nuove immatricolazioni, una quota sul mercato europeo ECV del 18,4% e una crescita dei volumi del 36%; il Regno Unito con 44.883 nuove registrazioni (+21,8%), la Francia con 31.113 (+17%) e la Svezia con 19.949 (+57%). Al sesto posto troviamo i Paesi Bassi, che con 17.349 unità vendute hanno più che raddoppiato le vendite dei primi 9 mesi del 2017. Questi Paesi supportano in modo significativo il mercato dell’auto elettrica con incentivi all’acquisto e agevolazioni fiscali.

L’Italia si posiziona al 9° posto per volumi di auto ECV vendute nei primi 9 mesi 2018 (7.208 unità), con una crescita tendenziale del 105%, dopo Belgio (10.508 ECV) e Spagna (7.456 ECV)
I vantaggi dell’auto elettrica si concretizzano nel nostro Paese in: meno consumi rispetto ai carburanti tradizionali, 20% in meno di premio con alcune compagnie assicurative, accesso senza limiti in zone a traffico limitato in tante città italiane e parcheggio gratuito sulle strisce blu, esenzione del pagamento della tassa di circolazione per 5 anni, riduzione dell’inquinamento acustico e azzeramento delle emissioni di CO2 allo scarico.
Ad oggi non sono previsti incentivi pubblici statali all’acquisto di un’auto elettrica, ma esistono alcune iniziative come quella della Provincia di Bolzano che, da settembre 2017, eroga contributi a soggetti pubblici e privati per l’acquisto di auto elettriche.
 

Auto ibride tradizionali

Sono state immatricolate 459.825 nuove auto ibride tradizionali a gennaio-settembe 2018, con una crescita del 34% rispetto ad un anno fa, grazie ad un 2° trimestre 2018 (+46%) cresciuto ad un ritmo doppio rispetto al 1° trimestre (+23%) e al 3° trimestre che ha registrato un rialzo tendenziale del 34%.
La Germania supera per volumi la Francia, leader del mercato fino a gennaio-giugno 2018. Con 71.746 auto ibride immatricolate nei primi 9 mesi e una crescita del 79%, il mercato tedesco conquista il 15,6% delle auto ibride tradizionali registrate in UE/EFTA.

Il Regno Unito si posiziona al 2° posto in Europa, mentre nel 2017 e fino al primo trimestre 2018 occupava la prima posizione, persa nel 1° semestre 2018. Con 69.691 nuove immatricolazioni, il mercato delle auto ibride registra una crescita del 22% e una quota del 15,2%.
La Francia perde due posizioni rispetto a 3 mesi fa, con 65.953 nuove registrazioni (+33%) e conquista il 14,6% di quota sul mercato europeo.

L’Italia, perdeva la 3° posizione già 3 mesi fa e conferma la quarta posizione a fine settembre, con 60.454 nuove registrazioni, una quota del 13,1% e una crescita tendenziale del 31,5%.
Al quinto posto, si posiziona la Spagna che, con 56.719 immatricolazioni, vede crescere il proprio mercato del 40%.
I 5 major markets insieme valgono il 70% del mercato europeo di auto ibride full e mild.
 

Auto a gas: Italia sempre in testa

Nei primi 9 mesi del 2018, il mercato delle auto alimentate a gas cresce del 20% con 184.232 nuove immatricolazioni.

L’Italia resta in prima posizione nella classifica europea, pur perdendo 10 punti di quota rispetto a gennaio-settembre 2017 e mantiene la leadership di mercato con il 70% di quota sul totale delle auto a gas vendute nell’UE+Efta. Sono state immatricolate 128.819 auto a gas, un volume superiore a quello di un anno fa del 5,1%.
Al secondo posto, si piazza la Spagna che supera la Germania, con 15.051 nuove registrazioni e una quota dell’8,2% sul mercato europeo. Rispetto ad un anno fa i volumi di auto a gas sono più che quintuplicati.

La Germania è il 3° mercato europeo, con 13.393 immatricolazioni di auto a gas (+155%) e una quota sul mercato europeo del 7,3%. L’auto a gas è una delle soluzioni alternative che il governo di Berlino concede alle amministrazioni locali quando vietano la circolazione delle auto diesel (Euro 4 o inferiori, per ora). L’industria automobilistica tedesca e la sua Associazione di rappresentanza, VDA, sostengono il principio basato sulla neutralità tecnologica, puntando su soluzioni flessibili, in un contesto politico che metta in campo altri settori industriali (per esempio quello dei carburanti ecologici), oltre a quello specifico di sviluppo del veicolo e consideri anche il comportamento e le abitudini degli automobilisti.
La Polonia scivola al 5° posto, a causa di una contrazione del 19% e 6.090 unità vendute.